domenica 20 ottobre 2013

Avviando processi

All'inizio di quest'anno, quando ho letto questa frase, sono rimasta folgorata: 

"Il tempo inizia i processi, lo spazio li cristallizza. Dio si trova nel tempo, nei processi in corso. Non bisogna privilegiare gli spazi di potere rispetto ai tempi, anche lunghi, dei processi. Noi dobbiamo avviare processi, più che occupare spazi. Dio si manifesta nel tempo ed è presente nei processi della storia. Questo fa privilegiare le azioni che generano dinamiche nuove. E richiede pazienza, attesa" (JMB).

L'ho sentita subito come un elogio della vitalità dei miei studenti, e un programma completo per me. 
Avviare processi: un insegnante sa bene che la scuola non è altro che questo. Anche se la tentazione è quella poi di voler vedere subito i risultati, mentre la storia ha da fare il suo corso...

Ma, appunto, questo inizio anno è un avvio dopo l'altro.

Il primo è stato quando, mossa dalle voci così tragiche che si sono levate dalla Siria, ho proposto ad alcuni studenti conosciuti l'anno scorso - validi musicisti e cantanti - di pensare a un concerto per sostenere progetti indirizzati lì. 
Ne è nata una serata bellissima, che ha coinvolto sempre più ragazzi, e che presto verrà replicata:  anzi, il bello è capire se e quando questi ragazzi riusciranno a frenare il loro entusiasmo, anziché brigare per trovare ancora nuove sale-concerto, o ampliare il repertorio...

Il secondo è di qualche giorno fa.