mercoledì 4 gennaio 2012

Napoli è mille colori

2 giorni a Napoli.

Alle medie, mi ero imbattuta in un folgorante apologo di Buzzati: "In qualche lontana città che non conosci e dove forse non ti accadrà mai di andare, c'è uno che ti aspetta. ... A Napoli, per esempio, si spalancano sulle vecchie viuzze immensi portoni stemmati, scuri e taciturni, di là dei quali certo riposano segreti. Forse è uno di questi. Bisognerebbe che tu salissi lo scalone, non lasciandoti impressionare dalla sporcizia, dai topi, dagli scrostati muri. In cima c'è un uscio. Spingilo..." (Uno ti aspetta - In quel preciso momento)

Sognavo da tempo questa Napoli, e lei non mi ha deluso. Napoli è così, bellissima e trascurata, con un passato da far rabbrividire (o trasalire). E in più due altri aspetti, che non conoscevo. 

L'orgoglio di un passato, ingiustamente misconosciuto (o martoriato) dal Nord. Questo mi ha trasmesso una delle guide che mi ha fatto vedere Napoli.
La misconoscenza (pur avendo io origini del sud...) è proprio tutta mia. Che a Nord si denigrasse il Sud, certo lo sapevo. Che l'Unità d'Italia avesse ombre, anche. Del loro orgoglio ferito, no... : 
E' opinione diffusissima nel Nord che il Sud paghi molte meno tasse del Nord e goda di tutti i favori del Governo: è un parassita che dà poco e prende molto... I nordici disprezzano, come dicon essi, i sudici; e i sudici detestano con tutta l'anima i nordici: ecco il prodotto di quarant'anni di unità (G.Salvemini, 16 luglio 1900). 
Secondo: si può vivere lì. La stessa (stessa) vita che vivo anch'io. Cambiano connotati non da poco, chiaro. Ma il cuore per cui si vive, no. La seconda guida che ci ha "scortati" nel Rione Sanità ha chiarito brevemente alcune dinamiche del racket. Il fatto che sia un vero male quando (se) riscuote consenso sociale (Saviano è antico - o vecchio - di cent'anni...). Rimanere, costa: ma il costo è semplice (che non è dir facile...). Bisogna scoprire quel che c'è da amare,  da amare veramente. Trovarlo (anche in quella realtà, così drammatica). Allora non si va via più più. Almeno: per Alfredo, Antonio, Giuliana, Valeria è stato così, mi pare. Ma questo è lo stesso che mi fa sentire a casa mia, nel mio quartiere periferico di Milano. Allora si rimane, lavorando (per come si può) con quel che si ha. "Magari occorrerà aspettare  5, 6 generazioni perché le cose cambino un po' " (mi ha detto uno di loro). Faccio il calcolo tra noi e Salvemini: il conto sembra possa reggere...
Ma il cuore con cui alcuni di loro vivono lì, c'è tutto: pone domande mie, attende come me.   

4 commenti:

  1. Puoi pubblicare il sito dell'associazione di guide che ti ha "scortata"? Non ricordo più come si chiama...

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  2. Si chiama proprio "Cooperativa Rione Sanità".
    Ho visto che hanno un riferimento su FB:
    http://www.facebook.com/cooperativa.rionesanitanapoli

    Se ti serve qualche riferimento in più, chiedimi pure

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  3. Hai dimenticato di parlare della pizza

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