Ho una prima, quest'anno, vivace come non mai. Anche a loro ho proposto di lavorare sull'Antigone: la classe ha sempre tantissime domande, e Antigone, da questo punto di vista, è un pozzo senza fine. Leggiamo il primo dialogo, quello tra le due sorelle; spiegata a grandi linee la vicenda, sapevano che avrebbero incontrato una ragazza più coraggiosa e un'altra più paurosa. Chiedo cos'altro hanno riscontrato nelle prime battute: a sorpresa, mi dicono subito "Antigone è testarda", "Ismene è più razionale, più realista". Naturalmente, li invito a dirmi perché: Ismene appare loro come una ragazza che pensa alle conseguenze del suo gesto, alla situazione drammatica in cui entrambe si trovano (sono donne, la legge è contro il gesto di devozione proposto da Antigone, il resto della loro famiglia è già stato provato...). "E Antigone, perché testarda?". "Perché non ribatte alla sorella, agisce solo in base ai suoi sentimenti".
In realtà, guardiamo più a fondo:
ANTIGONE: Io gli darò una tomba, e se per farlo dovrò morire, sarà bello. Giacerò accanto a lui che mi amava, io che lo amo; devo essere cara ai morti più che ai vivi, perché laggiù giacerò per sempre". Ma tu, se credi, disprezza pure ciò che è onorato dagli dei".
Si aprono spunti vasto come un mare: Antigone agisce per amore fraterno, ma soprattutto per rispetto religioso (la devozione e il timore per la dimensione dell'aldilà).
"E se una persona non crede nell'aldilà? C'è qualcosa di altrettanto forte che possa spingerci ad agire per il giusto"? Qualcuno tenta una risposta: si può fare il bene per il desiderio di essere riconosciuti, per la gloria che ne avremo. "E se nessuno ci vedesse, o lo sapesse, il nostro gesto di bene varrebbe lo stesso? Per esempio: se trovassi uno smartphone incustodito in classe, proprio simile a quello che avevano rubato a me, lo prenderei oppure..." "No, prof, perché così alimenterei la catena di ingiustizie che già c'è". "Un momento, prof: ma questo vale anche fuori dalla scuola? Per esempio se sono al parco, e trovo un portafoglio senza nome... A lasciarlo lì, se lo prende qualcun altro..." [anche il giusto vacilla...]
"Prof, e poi, non so come dirlo: ma sento che Ismene amerà Antigone lo stesso, qualsiasi cosa farà. Non so se potrei dire lo stesso di Antigone...
ISMENE: ... Agire contro i propri limiti è follia.ANTIGONE: Non te lo chiederò. Anche se poi muterai parere, il tuo aiuto non mi sarà gradito ...ISMENE: Almeno non parlare con nessuno, nascondi il tu piano. Sarò muta anch'io.ANTIGONE: Gridalo invece a piena voce, vallo a proclamare davanti a tutti; ti odierò ancora di più, se taci ...ISMENE Allora va', se credi. Ma ricordati che nonostante questa tua follia, sarai sempre cara a chi ti ama...
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