Qualche giorno fa, leggendo una biografia di Cezanne, ho scoperto che andava a Messa tutte le domeniche dicendo alla moglie: "Vado a prendere la mia porzione di Medioevo".
L'espressione mi è sembrata bellissima. E non solo perché fra poco dovrò spiegare il Medioevo ai miei ragazzi di seconda...
Mi ha fatto ricordare un'altra frase, dalla prefazione al libro di uno scrittore che amo molto, Mario Tobino: finissimo conoscitore di Dante e dell'animo umano.
"Scrivendo di Dante, Tobino gli vive accanto, e fa sentire la sua epoca come un passato molto prossimo, sollevando le oscurità di un passato tanto poco oscuro da contenere la luce della Commedia, la luce di San Francesco, la grazia solare delle pietre di Firenze e delle grandi cattedrali. Certo fu epoca di furori e di violenze, e in ciò si avvicina alla nostra; ma fu anche epoca ove il male poteva ispirare un desiderio di purezza, poteva trasfigurarsi in poesia, e in ciò si allontana dalla nostra." (F.G.)
Ed è anche per questo che amo Tobino, Dante, e Cezanne...
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