Quest'anno le trasmissioni scolastiche per me si sono interrotte al 15 giugno (sì, ok, ci sono stati i giorni di assistenza obbligatoria agli scritti di maturità... ma poi nulla più). Quindi, fino all'1 settembre, stop.
E' la brusca estate dei prof: mesi e mesi a correre (soprattutto gli ultimi), poi il nulla, all'improvviso (mi ricorda una bella poesia di Montale...). Peccato, perché non sapendo neppure le classi che avrò l'anno prossimo, la situazione risulta sempre un po' buffa; si potrebbero altrimenti mettere in cantiere progetti coi colleghi (ce ne saranno pure altri che, come me, patiscono l'inerzia? Credo di sì...).
Insomma, tre mesi a spasso (o due e mezzo...) mi sembrano sempre troppi...
Insomma, tre mesi a spasso (o due e mezzo...) mi sembrano sempre troppi...
Comunque, refrigerio nell'arsura estiva, l'insegnante che è in me gode moltissimo dei piaceri della lettura.
Grazie ai consigli di vari amici mi sono gettata su alcuni arretrati, cui si sono sommati in fretta nuovi titoli. Ecco, nell'ordine, quelli che ho divorato nell'ultimo mese:
- R. de Boron, Il libro del Graal. All'origine dell'epica medioevale, tra cristianesimo ortodosso, mitologia celtica, esoterismo e saggezza popolare. La scoperta di un tesoro antico. +
- Monkey brain sushi. Narrativa giapponese contemporanea. Così vicini (?), così lontani.
- A.Gorz, Lettera a D. Bellissima lettera aperta alla donna della propria vita (dove, come nelle opere migliori, a un certo punto non si può più distinguere tra pubblico e privato...) +
- Etty Hillesum, Diario. Incredibile: dà la giusta misura dei vertici cui può arrivare un'anima (sensualità, razionalità, senso del mistero e dell'altro... Insomma, l'umano nella sua profondità vertiginosa). E non c'entra quanti metri quadrati abbia attorno a sé... ++
- R. Andreolli, Freddo dentro. Storia d'amicizia e di ideali sullo sfondo della prima guerra mondiale.
- R.N.Rilke, Lettere a un giovane poeta. Trovare un amico è impagabile; se poi questo amico ha la finezza e la pazienza di aspettarti, non ci sono quasi parole. +
- A.Arslan, Ishtar 2. Una vera scrittrice sa dare coerenza anche ai sogni e ai vuoti di una malattia. +
- R.Gary, La vita davanti a sé. Si può essere allevati dalla strada, ma la vita ci dà tutto quello di cui abbiamo bisogno per vivere.
- M.Leonardi, Abelis. Delicata metafora dei muri che ci ostianiamo a costruire attorno a noi, per dare un senso alla nostra vita.
- Benasayag-Schmit, L'epoca delle passioni tristi. Non solo una denuncia dei falsi miti della nostra società: quasi una liberazione per chi, come me, non smette di credere di poter costruire insieme agli altri, amici, studenti e colleghi che siano. ++
[Ed ora mi sto accingendo alla lettura di Steiner, Vere presenze: sulla necessità di leggere ogni opera d'arte partecipando con tutto se stessi - cuore, mente, corpo. E questa è l'unica vera attitudine critica].
Quel che mi impressiona è che, se durante l'anno gli spazi per leggere sono sempre così stretti, appena arriva l'estate il gusto della lettura mi riprende in modo così potente da non riuscire più a smettere. Leggere crea in me fortissima dipendenza. E non ne voglio guarire.
E poi, in questi giorni, ho ricapito meglio che si legge per entrare in relazione, per tessere rapporti. Con chi ha scritto quei libri e soprattutto con chi ce li ha consigliati; e, sommessamente, con quanti crediamo di riconoscere in quello che leggiamo (storie di persone e situazioni che abbiamo solo sfiorato, e di cui avremmo voluto sapere di più...). E anche da questo, per favore, non fatemi guarire.
Anzi, appena avrò finito anche questo post... Vi prego, segnalatamene altri voi.
PS: non tutti questi libri credo entreranno tra i miei preferiti. Ho segnato con una o due crocette quelli che ho apprezzato di più...
PS: non tutti questi libri credo entreranno tra i miei preferiti. Ho segnato con una o due crocette quelli che ho apprezzato di più...
Io l'inerzia la patisco un sacco. Per fortuna che durante l'estate lavoro per l'altro mondo. E penso alle cose da fare il prossimo anno: faccio e disfo progetti con grande alacrità!
RispondiEliminaLavorare per l'altro mondo: bellissima immagine! :-)
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