Foto: © B. Zoggia |
Prima sorpresa: è stato un concerto bellissimo. Per me che di blues conoscevo poco o niente, una sorpresa potermi sentire in piena consonanza con loro. E, sorpresa nella sorpresa, proprio Treves, il "puma di Lambrate" (sic!).
Tutto è carismatico in lui: passi, gesti, voce. E suona "appena" una armonica: ma non ho mai creduto si potesse essere così espressivi con uno strumento tale. Così mi sono resa conto che il vero "carisma" non consiste tanto negli strumenti di cui si dispone, ma nella quantità di noi stessi che vi immettiamo: quell'armonica a bocca era tutto lui, tutto il suo gusto di poter suonare con i suoi amici, tutto il suo gusto di vivere.
Prima che arrivasse sul palco la musica è stata piacevole; ma quando è approdato lui, tutti si sono risvegliati. Come se li chiamasse in vita e loro non potessero non rispondergli: e così sono emersi anche il batterista, il chitarrista...
Mi piace pensare che nella vita non sia diverso: se qualcuno chiama forte, semplicemente essendo se stesso, richiama anche me. Omaggio perciò a lui, e a chi come lui sa risvegliarmi nel gusto per una vita così.
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