Due giorni fa la sottoscritta è tornata a tagliarsi i capelli; e ha riscoperto che è bello.
C'è sempre un attimo in cui, fatto lo shampoo, passano due/tre minuti. Si guarda allo specchio, con la mantellina che le lascia fuori solo la testa; e vedersi docile, pronta a essere tosata come una pecorella, le fa tenerezza (vabbé, ok... li ho solo spuntati, i capelli!).
Sarà che abita a Milano, ed è sempre di corsa; sarà che col tempo si apprezzano di più alcuni gesti rituali. Però lasciare finalmente che un altro si occupi di lei, e sui suoi capelli ne sappia di più, è bello. Anche solo dopo lo shampoo, la faccia è diversa (prima ancora di vedersi coi capelli nuovi).
Poi la parrucchiera è brava (ci torna ormai da un po' di anni); sa che alla sottoscritta non piace parlar troppo (e non ad ogni costo). C'è tempo di chiedere come va l'insegnamento, e come se la passano i parrucchieri. E le cose, realisticamente, non sono al massimo: perché la crisi si fa sentire dappertutto ormai... Però, osserva acuta la parrucchiera, se questo è un modo per evitare certi sprechi, ben venga.
Ma, soprattutto, la sottoscritta è felice che a pensare a se stessa sia un altro. E si augura che la faccia serena che ha lì, davanti allo specchio, sia quella con cui tornerà dopo a casa e con cui guarderà i suoi alunni l'indomani...
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