sabato 14 aprile 2012

don Lisander

E' notte, per Lucia, al castello dell'Innominato. Ma poi arriva l'alba, e Federigo.
Con gli studenti cerchiamo di indagare ancora, di capire meglio (i capitoli più noti dei Promessi potrebbero prestarsi a una buona dose di retorica).
Ho assegnato a casa per le vacanze, fra gli altri, un compito  nuovo: scrivere la domanda che più rimane dopo la lettura di questi capitoli (la consegna esatta è: la domanda a cui il proprio libro di testo non offre risposta). 

Qualcuno cerca di cavarsela a buon mercato (fin troppo!): quanti anni ha Federigo, come si chiama la vecchia che deve accudire Lucia... Facile ironia per chiunque: "Beh, in effetti il libro non dice neppure quanti capelli aveva ancora sulla testa l'Innominato (!), oppure di che colore fosse il grembiule di quella vecchia...".

Qualcuno, però, si è messo: perché l'Innominato continua a pensare a Lucia ed entra in crisi?  Forse è innamorato di lei? E Lucia, nei confronti di lui, si muove con furbizia, o pensa davvero che quest'uomo abbia buon cuore? (Ormai dovrei quasi essermi abituata: chiaro che, per i miei quindicenni, l'unico sentimento che possa spiegare una crisi è l'innamoramento che conoscono loro, senza troppe sfumature, senza altre possibilità).

Certo però- osserva un'alunna - Lucia è l'unica che tratta l'Innominato da essere umano: non da padrone (la vecchia e i bravi) né da spadroneggiatore (come in paese); è lei a riconoscere che qualcosa in lui sta già cambiando mentre le parla. 

"La crisi dell'Innominato è già iniziata prima; ma perché il peso cresce dopo l'arrivo di Lucia?" . "Forse perché il male non è mai tale finché non incroci gli occhi di quello su cui infierisci. E poi lei invoca proprio quel Dio che a lui aveva già detto: 'Io sono però!'. Insomma, occorre un antecedente, e un fatto: le domande dell'Innominato e Lucia che invoca Dio. A voi non è mai capitata una dinamica così...?". "Sì, a me quando ho cambiato sport: da calcio a basket. Volevo cambiare, ma non sapevo cosa fare fin quando ho conosciuto...". "Ecco, perfetto, è quella stessa dinamica. E della digressione sul cardinale, cosa vi è rimasto impresso?". "Ha salvato quella ragazza che i genitori avrebbero voluto costringere alla clausura". "Quindi Manzoni torna ancora sulla storia di Gertrude, vi siete accorti? Nel senso che...". "Nel senso che Gertrude, se avesse trovato le persone giuste a cui farlo sapere, avrebbe potuto salvarsi anche lei". E invece? "Invece ha rovinato sé, la vita del convento, quella di Lucia...". (Eh sì, ragazzi; ogni decisione mancata, la scontiamo noi e gli altri...)    

2 commenti:

  1. Gran bella lezione, gran bel post...

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  2. Grazie di cuore, Scorf! Ma sai bene che ho buoni maestri davanti a me... (ho scritto questo post anche pensando a tutte le lezioni che regali sempre anche tu a noi lettori :-)

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